Teatro

Prima Nazionale de La Moscheta, al Goldoni di Bagnoli di Sopra (PD)

Prima Nazionale de La Moscheta, al Goldoni di Bagnoli di Sopra (PD)

Giovedì 27 ottobre alle ore 21.00 presso il Teatro “Carlo Goldoni” di Bagnoli di Sopra (Padova) andrà in scena la prima nazionale de La Moscheta di Ruzante per la regia di Giancarlo Marinelli, da un adattamento di Roberto Alonge.

La Moscheta, scritta da Ruzante tra il 1527 e il 1531, prende il nome dal “parlar moscheto”, espressione dialettale utilizzata per riferirsi alla lingua più raffinata (cittadina) che si contrappone al dialetto contadino padovano, in genere impiegato da Ruzante. La vicenda si svolge nel Cinquecento in un borgo alla periferia di Padova e ruota intorno alla figura di Betìa moglie di Ruzante, contesa fra l’antico amante, il contadino Menato, e Tonin, un soldato bergamasco.

La smania d’amore li porta a compiere gesti eroici che si concretizzano in scene esilaranti, come quella in cui Ruzante si traveste da straniero e parla “moscheto” (o “napolitan” come nella versione di Marinelli) per conquistare Betìa, o quando affronta con un forcone spuntato il soldato che gli ha sottratto i “dinàri”.

Nell’opera si affermano i grandi motivi realistici della sua arte: la contrapposizione tra campagna e città, la miseria del contadino, la guerra cui è costretto proprio per sfuggire alla miseria, la paura della guerra, l’umiliazione dei suoi sentimenti più profondi, ma al tempo stesso anche la sua vitalità, la sua robusta e naturale sensualità, la sua commistione di astuzia, rozzezza e dabbenaggine.

Gli attori fanno parte dell’Accademia del teatro il lingua veneta, diretta da Luisa Baldi: Aristide Genovese interpreta Ruzante, Carla Stella è Betia, Fabrizio Vona è Menato, amico di Ruzante e amante di Betia, Mefehnja Tatcheu interpreta un soldato africano, Eleonora Tiberia una misteriosa vicina. Il tutto sapientemente curato dalla regia di Giancarlo Marinelli, autore di drammaturgia contemporanea, attore e sceneggiatore, editorialista, regista televisivo e cinematografico e docente di Istituzioni di Regia Teatrale presso l’Accademia delle Arti di Roma.

Lo spettacolo verrà replicato sabato 29 ottobre alle ore 21.00 alla Villa di Montruglio a Mossano (VI) promosso da Theama Teatro di Vicenza che è anche coproduttore con l’Accademia del teatro in lingua veneta dello spettacolo stesso.

L’opera di Ruzante e la sua figura rappresentano un patrimonio del Veneto e dell’Italia intera da coltivare e valorizzare. È importante dare una valenza più ampia e un respiro maggiore alla sua ricca produzione, inquadrandolo non come un semplice autore locale, accezione oltremodo riduttiva, ma nella sua vera dimensione, quella di un protagonista del panorama teatrale di ieri e di oggi; un autore che, con il suo linguaggio locale, ha saputo parlare all’universale dell’uomo.

Biglietto Unico € 12,00.